Mozione: Sanità cittadina (F.I.-A.N.-Gruppo Misto-Uniti per Macerata)
Premesso il problema grave ed urgente del Pronto Soccorso di Macerata, dotato di una struttura vecchia, con poco personale, a cui affluiscono le urgenze di tutto il comprensorio Maceratese;
Considerate le lunghe liste di attesa per ogni tipo di prestazione, tipo: tac, risonanza magnetica, ecografia, mammografia, radioterapia, ecocardiografia ed altre metodiche;
Considerate le carenze gravi dell’azienda sanitaria maceratese, quali: inadeguatezza delle strutture, insufficienza di personale medico e tecnico per il funzionamento di macchinari diagnostici, gestione dell’azienda sanitaria con scarsa attenzione ai diritti ed alle scelte del cittadino e del malato che vengono così penalizzati dagli interessi delle burocrazie pubbliche;
Considerato che il ruolo del medico all’interno della sanità in questi anni sta cambiando radicalmente, sempre più complesso e difficile, con carichi di lavoro eccessivi, scarsi riconoscimenti economici, un rapporto con i pazienti sempre più difficile, emarginazione dai centri decisionali;
Considerato che il paziente in questo modo perde la fiducia nel medico, e traduce tutto questo nella richiesta di provvedimenti dell’autorità giudiziaria nei confronti della struttura sanitaria;
Considerato che i Medici in questo modo debbono tutelarsi con una “Medicina difensiva” , operando scelte dettate più da cautela giudiziaria che da un’effettiva necessità terapeutica, con un danno economico per la struttura stessa;
Considerato in particolare che sono i Direttori Tecnico Scientifici (primari) a trovarsi nella situazione più difficile, quella di conciliare economicità e qualità delle prestazioni, sottoposti a verifica del rispetto dei limiti delle risorse assegnate;
Preso atto della necessità di rimettere al centro delle decisioni politiche in merito alla sanità la persona e la cura del malato:
SI IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
- a richiedere nelle competenti sedi istituzionali, una riqualificazione del comprensorio maceratese; che non sia più una sponda per i pazienti verso le strutture di Ancona, ma diventi un centro di studi e quindi di sviluppo della medicina con un potenziamento del personale medico, infermieristico e tecnico;
- a promuovere un incontro pubblico con tutti gli attori coinvolti, in modo tale che si possa formulare un documento, in cui l’amministrazione si impegna a sostenere il ruolo e le strategie di sviluppo della sanità maceratese, che non può e non deve più accontentarsi di essere emarginata da scelte residuali da parte del Governo Regionale;
- a far ritornare la scuola infermieri a Macerata; un modo questo per non avere più il fenomeno dell’ emigrazione di infermieri che rimangono nella nostra struttura un anno o due per poi far ritorno nella loro città di origine; risulterebbe anche favorire una diminuzione della disoccupazione giovanile della nostra città;
- a sollecitare l’azienda sanitaria locale ad incrementare l’opera di informazione agli utenti sulle prestazioni che devono essere erogate del Pronto Soccorso o dalla Guardia Medica o dai Medici di Base; favorendo una cultura della sanità - preventiva;
Macerata lì 19 settembre 2005
Deborah Pantana
Iommi Silvano
Uliano Salvatori
Andrea Blarasin
Pierfrancesco Tasso
Maurizio Fattori
Riccardo Sacchi
Pierfrancesco Castiglioni
Giovanni Meriggi
Arrigo Antolini
Inserito da Andrea Blarasin
|