21/09/2005


Mozione: Sanità cittadina (F.I.-A.N.-Gruppo Misto-Uniti per Macerata)

Premesso  il problema grave ed urgente del Pronto Soccorso di Macerata, dotato di una struttura vecchia, con poco personale, a cui affluiscono  le urgenze di tutto il  comprensorio Maceratese;

 

Considerate le lunghe liste di attesa per ogni tipo di prestazione, tipo: tac, risonanza magnetica, ecografia, mammografia, radioterapia, ecocardiografia ed altre metodiche;

 

Considerate le carenze gravi dell’azienda sanitaria maceratese, quali: inadeguatezza delle strutture, insufficienza di personale medico e tecnico per il funzionamento di macchinari diagnostici, gestione dell’azienda sanitaria con scarsa attenzione ai diritti ed alle scelte del cittadino e del malato che vengono così penalizzati dagli interessi delle burocrazie pubbliche;

 

Considerato che il ruolo del medico all’interno della sanità  in questi anni sta cambiando radicalmente, sempre più complesso e difficile, con carichi di lavoro eccessivi, scarsi riconoscimenti economici, un rapporto con i pazienti sempre più difficile, emarginazione dai centri decisionali;

 

Considerato che il paziente in questo modo perde la fiducia nel medico, e traduce tutto questo nella richiesta di provvedimenti  dell’autorità giudiziaria nei confronti della struttura sanitaria;

 

Considerato che i Medici in questo modo debbono tutelarsi con una “Medicina difensiva” , operando scelte dettate più da cautela giudiziaria che da un’effettiva necessità terapeutica, con un danno economico per la struttura stessa;

 

Considerato in particolare che sono i Direttori  Tecnico Scientifici (primari) a trovarsi nella situazione più difficile, quella di conciliare  economicità  e qualità delle prestazioni, sottoposti a verifica  del rispetto dei limiti delle risorse assegnate;

 

Preso atto della necessità di rimettere al centro delle decisioni politiche in merito alla sanità la persona e la cura del malato:

 

SI IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

 

-         a richiedere nelle competenti sedi istituzionali, una riqualificazione del comprensorio maceratese; che non sia più una sponda per i pazienti verso le strutture di Ancona, ma diventi un centro di studi e quindi di sviluppo della medicina con un potenziamento del personale medico, infermieristico e tecnico;

-         a promuovere un incontro pubblico  con tutti gli attori coinvolti, in modo tale che si possa formulare un documento, in cui  l’amministrazione si impegna a  sostenere il ruolo e le strategie di sviluppo della sanità maceratese, che non può e non deve più accontentarsi di essere emarginata da scelte residuali da parte del Governo Regionale;

-         a far ritornare la scuola infermieri a Macerata; un modo questo per non avere più il fenomeno dell’ emigrazione di infermieri che rimangono nella nostra struttura un anno o due per poi far  ritorno nella loro città di origine; risulterebbe anche favorire una diminuzione della disoccupazione giovanile della nostra città;

-         a  sollecitare l’azienda sanitaria locale ad  incrementare l’opera di informazione agli utenti sulle prestazioni che devono essere erogate del Pronto Soccorso o dalla Guardia Medica o dai Medici di Base; favorendo una cultura della sanità  - preventiva;

 

Macerata lì 19 settembre 2005

 

Deborah Pantana

 

Iommi Silvano

 

Uliano Salvatori

 

Andrea Blarasin

 

Pierfrancesco Tasso

 

Maurizio Fattori

 

Riccardo Sacchi

 

Pierfrancesco Castiglioni

 

Giovanni Meriggi

 

Arrigo Antolini

Inserito da Andrea Blarasin




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