11/09/2007


Ordine del giorno: Contro la chiusura di BankItalia a Macerata

ORDINE DEL GIORNO

 

Premesso

 

che il Direttorio della Banca d’Italia intende procedere ad una riorganizzazione della struttura periferica dell’Istituto, che nell’immediato comporterebbe per quanto riguarda le Marche la chiusura della sola Filiale di Macerata  (resterebbero aperte, con compiti diversi, le Filiali di Ascoli Piceno e Pesaro e la Sede di Ancona);

 

che la chiusura della Filiale di Macerata comporterebbe  la modifica/soppressione dell’erogazione del servizio prestato,  considerato pubblico.

 

Considerato

 

che le filiali della Banca d’Italia forniscono gratuitamente alle comunità locali servizi di estrema utilità per i cittadini tra i quali si segnalano per importanza:

 

·           il servizio di Tesoreria Provinciale dello Stato (contratto rinnovato sino all’anno 2030);

·           l’accesso ai dati iscritti nella Centrale dei Rischi per quanto concerne i prestiti bancari concessi e il passaggio a sofferenza dei crediti bancari;

·           l’accesso ai dati inseriti nella Centrale di Allarme Interbancaria per quanto concerne assegni protestati e carte di credito e di debito smarrite o rubate;

·           il controllo sull’andamento della circolazione monetaria;

·           l’attività di vigilanza creditizia nei confronti delle banche operanti nel territorio provinciale di competenza. Funzione questa di importanza fondamentale per il rispetto del principio costituzionale della tutela del risparmio, la cui efficacia e tempestività è assicurata proprio dalla prossimità territoriale tra l’Organo di Vigilanza e i soggetti bancari e finanziari vigilati;

·           il monitoraggio dell’economia provinciale (espletata tramite gli osservatori economici provinciali, OEP) che per la conoscenza dei fenomeni economici potrebbero offrire  valido supporto anche agli enti locali di governo.

 

Considerato inoltre che

 

la Banca d’Italia, in ottemperanza alle previsioni di legge, sta regolamentando un sistema di soluzione stragiudiziale delle controversie fra clienti e banche composto da collegi arbitrali affidati alla gestione diretta della Banca d’Italia.

 

Tenuto conto che

 

l’efficacia di tale sistema è strettamente correlata a una sua capillare diffusione sul territorio, che garantisca un’agevole fruibilità del servizio da parte dei cittadini.

 

Ritenuto che

 

l’innovazione possa raggiungere gli scopi previsti dal legislatore solo se articolata nei territori provinciali;

 

 Preso atto

 

che nei confronti di tale progetto di riorganizzazione hanno espresso perplessità e preoccupazione le maggiori organizzazioni sindacali, parlamentari, enti locali nonché l’Unione delle Province Italiane (UPI) e l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI).

 

Valutato

 

che la chiusura delle filiali provinciali produrrebbe:

  • Un aggravio di costi e disagi per i cittadini che verrebbero privati dei servizi erogati prontamente e in forma gratuita dalle filiali, ingenerando costi diretti (nel caso di servizi svolti da terzi) e costi indiretti (disagi per i cittadini che dovrebbe spostarsi per ottenere le stesse prestazioni);
  • Mancata conoscenza dell’andamento economico della Provincia;
  • Allentamento del controllo sulla sicurezza del risparmio e sul proliferare di intermediari creditizi e finanziari;
  • Aumento del rischio rapine legato ai  percorsi più lunghi e meno protetti dei movimenti di denaro;
  • Diminuzione dei livelli di sicurezza per dati che fino ad oggi sono considerati “sensibili”.

 

Valutato inoltre

 

che la progettata riorganizzazione comporterebbe un aggravio di spese legate alla ristrutturazione di gran lunga superiore al risparmio ottenuto con la chiusura di una sola Filiale marchigiana.

 

 

Tutto ciò premesso e considerato

 

Il Consiglio Provinciale di Macerata

 

INVITA

il Presidente della Provincia e l’Amministrazione Provinciale a porre in atto tutte le iniziative necessarie per salvaguardare la Filiale di Macerata della Banca d’Italia, che sarebbe l’unica nelle Marche ad essere chiusa;

 

ad adoperarsi, in definitiva, per ottenere la salvaguardia del livello di servizio al cittadino maceratese, senza che lo stesso sia costretto a recarsi ad Ancona con grave dispendio di tempo e di denaro.

 

 Dott. Andrea Blarasin

Inserito da Andrea Blarasin




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